Spesso si ha la volontà di migliorare l’aspetto estetico di un mobile che col tempo si è usurato ma che non si vuole sostituire, perché pregiato o riveste un particolare legame affettivo. In questi casi si può optare per la verniciatura. Il rinnovo del colore è infatti un buon modo per dare nuova vita ai nostri arredi. Scopriamo le diverse soluzioni e gli effetti che si possono ottenere.
Se il mobile in questione è in massello o se presenta una laccatura esterna in materiale verniciabile si può optare per la soluzione della laccatura che “riveste” con del colore la superficie. La finitura della laccatura può essere opaca o lucida. La prima può essere a poro chiuso, completamente coprente, o a poro aperto, che lascia a vista le venature del legno. L’effetto che crea quest’ultimo tipo di verniciatura è particolarmente consigliato quando si vuole andare ad esaltare la texture caratteristica dei legni a poro aperto quali il frassino e il rovere non laccati. Il grado di opacità/lucidità è modulabile e personalizzabile, da un minimo base a un leggero lucido fino ad uno specchiato, in base alla quantità di gloss inserito all’interno della vernice.
Nel laccato lucido, la lucidatura può essere realizzata in modo diretto o tramite spazzolatura. La lucidatura diretta, come suggerisce il nome, viene effettuata senza trattamenti ulteriori sulla superficie. Diversamente da quello che si potrebbe pensare, creare una buona laccatura non è una procedura sempre così semplice perché spesso risulta non perfettamente omogenea a causa della diversa porosità del legno e dei residui superficiali della verniciatura. Pertanto spesso viene effettuata la spazzolatura, procedimento che elimina le imperfezioni superficiali e lucida ulteriormente il legno. È realizzata con una spugna abrasiva lucidante e richiede almeno due mani di verniciatura e due di spazzolatura per essere perfetta. Tra i finish lucidi rappresenta la soluzione migliore sia esteticamente che a livello di resistenza, ma è anche quella con il costo maggiore, data la più alta manodopera richiesta.
La tinta è un’altro tipo di colorazione del legno che, a differenza della laccatura, non è così coprente e uniformante, ma lascia intravedere la superficie originale con le sue venature. Essendo maggiormente trasparente,una volta scelto il colore desiderato, il risultato finale dipenderà dalla tonalità di fondo del vostro mobile.
A questo punto potete decidere se volete un laccato a colore pieno o se preferite un effetto più particolare, per rendere originale il vostro arredo. Vi consigliamo tre effetti molto particolari che sono molto utilizzati e apprezzati:
- l’antichizzante, una colorazione dalla quale si ottiene un effetto nuvolato di vari colori, in base al risultato voluto.
- Il decappato che permette di giocare su vari accostamento di colori, tramite riempimento delle venature del legno. Richiede quindi un tipo di legno a poro aperto, come frassino e rovere, oppure necessita dell’aggiunta di impiallacciatura. Si ottiene con l’aggiunta di una mano di vernice, solitamente bianca, poi “carteggiata” in modo da rivelare il disegno del legno.
- lo sbiancato, infine, è uno schiarito che si effettua su legni porosi e dalle venature evidenti; realizzato con un agente sbiancante da miscelare alla vernice, evita l’ingiallimento, mantenendo la tipica tonalità del legno appena tagliato e permettendo la schiaritura delle venature troppo scure.